Furti a Corato, il sindaco: «Altri responsabili ancora liberi. Non abbassiamo la guardia»

Una volante della Polizia di Stato
De Benedittis dopo l’operazione della Polizia che ha portato al fermo di due persone e all’identificazione di altri due soggetti nell’ambito delle indagini sui recenti furti notturni in città ai danni delle attività commerciali: «Sia garantita la certezza della pena». Ai cittadini: «Denunciate»
«Èimportante tenere alta la guardia. Ci sono presumibilmente altri individui responsabili dei furti e delle rapine delle ultime settimane che sono ancora a piede libero e auspico che presto il cerchio si stringa».
Parte da qui il commento del sindaco Corrado De Benedittis che lascia intendere come la vicenda non sia affatto chiusa. Le sue parole arrivano all’indomani dell’operazione condotta nella notte dal Commissariato di Polizia di Corato che ha portato al fermo di due persone e all’identificazione di altri due soggetti nell’ambito delle indagini sui recenti furti notturni in città ai danni delle attività commerciali.
L’intervento, pianificato dopo giorni di approfondimenti investigativi coordinati dalla Procura di Trani, rappresenta una risposta concreta a un’escalation di reati che aveva generato inquietudine tra cittadini e operatori economici. Le forze dell’ordine hanno monitorato le aree più colpite dai furti, mentre perquisizioni mirate in diversi punti del territorio hanno consentito agli inquirenti di individuare e bloccare alcuni dei presunti responsabili.
Secondo gli investigatori, l’attività svolta avrebbe già permesso di collegare ai fermati diversi episodi avvenuti nelle ultime settimane. Decisiva l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, pubbliche e private, insieme alle segnalazioni dei cittadini, rivelatesi essenziali per ricostruire i movimenti dei sospetti.
È in questo contesto che il sindaco richiama la città alla collaborazione: «L’auspicio è che la giustizia faccia il suo corso e che sia garantita la certezza della pena per non invalidare l’importante lavoro delle forze dell’ordine».
Di qui l’invito a continuare a segnalare movimenti sospetti e a non sottrarsi al confronto con le autorità: «L’appello che ribadisco è quello di denunciare ogni forma di intimidazione o violenza, perché lì dove c’è un corpo sociale sano, qual è la comunità di Corato, non c’è alcuna possibilità che la criminalità possa radicarsi. Non dobbiamo cedere alla paura: quando si denuncia, quando si collabora con le istituzioni e con le forze dell’ordine, i risultati arrivano».
De Benedittis sottolinea anche il ruolo delle istituzioni locali: «È importante la collaborazione tra istituzioni. Il Comune fa la sua parte: le videocamere di sorveglianza si rivelano sempre più strategiche e l’amministrazione ha investito risorse significative per garantire un sistema capillare di controllo di strade e piazze, così come è fondamentale la collaborazione della cittadinanza. Un grazie alla Polizia di Stato, alle altre forze dell’ordine e alla Metronotte per il supporto quotidiano sul territorio».


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Secondo gli investigatori, l’attività svolta avrebbe già permesso di collegare ai fermati diversi episodi avvenuti nelle ultime settimane. Decisiva l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, pubbliche e private, insieme alle segnalazioni dei cittadini, rivelatesi essenziali per ricostruire i movimenti dei sospetti.