Alte 20 metri con un tronco largo 4: due querce di Corato tra gli alberi monumentali d’Italia

Sono due maestose roverelle che svettano in zona San Magno, riconosciute per età, dimensioni e portamento

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Sono 252 gli alberi monumentali della Puglia censiti nell’albo verde nazionale del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, un patrimonio naturale che custodisce esemplari alti fino a 40 metri e con circonferenze che superano gli 8 metri.

L’elenco, recentemente aggiornato, comprende alberi che si distinguono per l’elevato valore biologico, ecologico e paesaggistico: specie antiche che, per età, forma, rarità o importanza storica, culturale e religiosa, rappresentano veri simboli identitari del territorio.

Tra le specie iscritte più numerose figurano cedri, querce, platani e faggi, mentre fanno la loro comparsa nuove varietà come acero palmato rosso, camelia e anagiride. Negli 88 piccoli comuni pugliesi si trova il 21% degli alberi monumentali regionali, di cui quasi la metà in aree protette: un tesoro di biodiversità che racchiude tutte le dieci varietà di querce presenti in Italia.

E proprio due querce sono gli esemplari ubicati nell’agro di Corato e inseriti nell’albo nazionale degli alberi monumentali. Si trovano nell’agro di San Magno, in terreni adiacenti alla mediana delle Murge, non lontano dalla chiesetta neviera di San Magno e dalla “pescara degli antichi”.

Si tratta di due esemplari di Quercus pubescens Willd, comunemente note come Roverelle, la specie di quercia più diffusa in Italia. Le loro dimensioni sono imponenti: una raggiunge i 15 metri di altezza per 3,80 di ampiezza e l’altra 20 metri per 2,20 di larghezza. Le due querce sono state iscritte nell’albo per età, dimensioni e portamento, entrando a pieno titolo tra i “giganti verdi” del paesaggio coratino e pugliese.

Una presenza che testimonia la ricchezza naturalistica dell’area di San Magno, luogo dove natura, storia e spiritualità continuano a intrecciarsi da secoli.

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